Tuesday, February 8, 2011

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Appunti di un venditore di donne

 All'uscita di questo libro mi ero detta che, obbligatoriamente, avrei dovuto leggerlo.
E per essere precisa, per tre motivi ben distinti tra loro:
1 - adoro Faletti . Ma la mia adorazione va oltre il suo essere scrittore, il suo essere cantante, il suo essere comico e attore. La mia adorazione risale alla mia infanzia, quando mio papà lavorava per una ditta all'interno degli studi di Canale 5 - o meglio, all'interno degli studi di Tele Milano. Da allora, i vecchi protagonisti che comparivano sugli schermi sono, nel bene e nel male, legati indissolubilmente alla mia crescita. Faletti come Beruschi, Cristina Moffa come Brian e Garrison, D'Angelo and raw Pistarino.
2 - the story takes place in 1978 . For the record held in the spring of that year. Year in which, for the record in May, I came to the world.
3 - the story takes place in Milan . But Milan is not the drink that was in vogue in those years, the Milan Duomo, the shopping and the rich. But the Milan public housing, the suburbs, made up of people in the lurch and respectable people. In practice, where I was born.

I will not tell you the plot of the book, that you can just read the site at any sale or review of literature. But I can tell you

of how my mind, from the very first pages, has been flooded with memories, images, photographs. Scenes of everyday life, moments of past life passes before my eyes, without stopping, smooth, perfectly amalgamated with what was described in the pages.

you could also tell you how to be born and grow up in a neighborhood of the border, where one is afraid to accompany their children to school at 8 am, not for the darkness that we can be in winter, but for prostitutes this corner of the street not far from their supervised pimp.

I could tell you how to grow among classmates who had no father, or that they could visit him, but only al sabato, guardandolo da dietro un vetro, da dietro delle sbarre.

Vi potrei raccontare di come si fa a giocare con amiche che, qualche anno più tardi, hanno fatto del marciapiede la loro casa, vivendo alla giornata e sperando in un tozzo di pane.

Vi potrei raccontare di come si fa a farsi rispettare da un compagno più grande, morto ammazzato qualche anno dopo, trafitto da proiettili non vaganti .. ma a lui destinati.

Vi potrei raccontare di come si fa a rimboccarsi le maniche, ad alzare la testa, a non farsi travolgere da questo mondo, rifacendosi una vita altrove, lontano da tutti, lontano da tutto.

Vi potrei raccontare di come ci si forma il carattere , in questo caso. E di come si diventi - agli occhi degli altri - a tratti freddi, a tratti cinici, a tratti insensibili. Testardi fino al punto di alzare la voce per difendere le proprie idee, cocciuti fino al midollo pur di raggiungere i propri obiettivi.

Vi potrei raccontare di come molti dei personaggi presenti potrebbero essere tranquillamente ora al fianco di ognuno di noi, o averli scorti in passato, dentro un bar, dentro un ristorante, con le loro famiglie o con i loro amici.

Vi potrei raccontare di come alcuni fatti di cronaca si ripetono col passare dei tempi. Cambiano i nomi e le date, ma i fattacci sono sempre gli stessi.

Vi potrei raccontare molte altre cose che sono apparse nella mia mente leggendo questo libro.

But I tell you about my childhood.
It does not seem the case.

You may try to decide what to do with your life, but very often the life that you decide what to do.

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